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I Colori della Luna

E'

una notte di luna piena, quella del 16 di gennaio. Dopo Zoè, che si è sfogato sulle Solomon, il ciclone Ami ha finito la sua corsa di distruzione sulle Figi causando ingenti danni, morti e dispersi  sulla grande isola di Vanua Levu e sull'arcipelago delle Lau.
E' una stagione un pò strana.
Le aree cicloniche si formano nella maggior parte dei casi sui 180° di longitudine  e 8-10° di latitudine sud, restano stazionarie, si approfondiscono per un paio di giorni e poi partono a Nord, NW oppure Ovest pieno. Esattamente il contrario di quanto normalmente avviene. La stagione è appena iniziata e l'80% di probabilità che la Polinesia sia toccata da un ciclone quest'anno è ancora valida, seppure faccio il tifo per 20%. Ciò anche per dire, che stranamente da una decina di giorni non piove o quasi e, non c'è vento. Tutta l'attività si svolge a Ovest dei 160°. Ogni tanto, qualche cumulo scuro si addensa all'orizzonte, gioca ai birilli con le isole, scarica tonnellate di acqua, punisce gli incauti che hanno lasciato gli osterigi aperti  e poi si dissolve.
E' una notte di luna piena, questa del 16 gennaio.
Sono le due del mattino, si è levata una leggera brezza che mi consente di non sudare e dormire tranquillo. Dopo qualche istante, una goccia d'acqua sulla schiena e poi due, tre, e avverto il tamburellare della pioggia sul tendalino. E' inutile far finta di niente: bisogna alzarsi e chiudere tutto. Via anche l'asciugamano e quel paio di pantaloncini oramai asciutti.
Il grosso della nube è addensata su Tahaa ed i contorni dell'isola si distinguono appena, il marina dove è ormeggiato il Gulliver riceve l'ultima propaggine dello scroscio di pioggia. Un minuto o due e potrò riaprire tutto e non soffocare di caldo. Mi godo il fresco e lo spettacolo appoggiato al tambuccio, all'entrata del quadrato. Questa enorme luna piena rischiara a giorno tutta la laguna assopendone i colori ma nello stesso tempo evidenzia e ne contrasta i contorni: una foto in bianco e nero, ma molto più bella perchè nella sua apparente staticità tutto si muove. Solo qualche goccia ribelle, posso riaprire l'osterigio di poppa. Esco in pozzetto, apro il tambuccio e getto uno sguardo distratto al cielo in direzione di Tahaa e... resto di stucco: incantato!
Un arcobaleno a 180° si è formato a partire da Tahaa e sembra appoggiarsi sulla punta estrema di Huahine . La luce riflessa della luna ne evidenzia i colori ma, non sono i soliti colori.
Predominanti sono i toni di grigio ma si distinguono il rosa ed il violaceo seppure in tonalità molto tenue e cangiante. Non c'è tempo per memorizzare con precisione tutto. Sono solo dei fotogrammi. Uno, forse due minuti e già si polverizza, si dissolve a partire da Nord Est e, in una successione velocissima scompare così come si era formato. Non riesco a distogliere lo sguardo da quella porzione di cielo che è stata teatro di tanta bellezza, quasi attendessi un secondo tempo o una replica. Ma in natura questo non succede o, quantomeno, non in modo immediato. Uno spettacolo come questo mi è capitato di vederlo l'anno scorso nella laguna Sud di Bora Bora, fine dicembre o primi di gennaio. Ero con l'intramontabile Jano ed altri amici e nonostante le decine di migliaia di miglia accumulate sugli oceani e i suoi quasi 80 anni, era la prima volta che Jano assisteva ad un fenomeno come questo. Non penso sia un fenomeno raro ma certamente è raro osservarlo per la stragrande maggioranza degli uomini. Sono stato uno spettatore privilegiato, ma un pò di merito và anche a questa terra magica che mi accoglie e mi prenota posti in prima fila.
Non sono riuscito più a dormire, avevo voglia di svegliare tutti per raccontare e descrivere questi istanti di rara bellezza. I fotogrammi che avevo impresso nella memoria, continuavano a succedersi come in una presentazioni di diapositive e mi caricavano di energia.
Dovevo scaricarne almeno una parte e allora... ho iniziato a scrivere.
Questa notte ho accumulato altra energia e nuova ricchezza, quella vera, la ricchezza che nessuno potrà mai sottrarti e alla quale attingere nei momenti di sconforto.
Non ho nè foto nè filmati, sono istanti che bisogna vivere in prima persona. Per il momento accontantevi della mia descrizione, sommaria e lacunosa ma spero di esser riuscito a trasmettervi un pò di energia e di sana invidia.
Nanà (ciao)