20-30gg - Fuori dalle Rotte Stampa
L’itinerario prevede l’arrivo in Polinesia dal Cile e, in questo modo, baleneavere l’opportunità di visistare un gioiello del Pacifico: la mitica Isola di Pasqua o Rapanui come viene chiamata dai locali e dai polinesiani.
Imbarco quindi da Madrid per Santiago del Cile, di norma il volo parte verso le 23 e alle 8 del mattino (grazie al fuso) siete a Santiago. Il volo per l’isola di Pasqua parte nel pomeriggio verso le 17, quindi se volete approfittarne potete prendere un Taxi o privato o collettivo e andare a fare una breve visita in città ed approfittarne per un buon pasto.
Fino al 2010 c’erano 2 voli di Lan Chile che dopo lo scalo a Rapanui proseguivano per Papeete, ora ne è rimasto uno solo quindi c’è bisogno di programmare bene i tempi per far coincidere il tutto quindi prendete come riferimento questi voli per programmare poi tutto il resto.
Per visitare l’isola di Pasqua 3..4 gg sono sufficienti ed il mio consiglio è di affittare da subito una macchina, di solito un piccolo fuoristrada, e con la guida della Lonely seguire i percorsi di scoperta.
Godetevi l’atmosfera di questa unica e misteriosa  isola, stupitevi davanti agli enormi Mohai e viaggiate nella storia delle  migrazioni polinesiane che hanno popolato questo granello di sabbia nel mezzo di enorme oceano. Una bandierina del 'ci sono stato' non di certo comune!!!
Questa tappa a Rapanui potete programmarla all’andata oppure al ritorno, come risulta più comoda.
Lan Chile atterra a Papeete verso le 23,30 quindi il consiglio del dormire la notte vicino all’aereoporto vale come nei precedenti itinerari.
Il mattino successivo potete prendere un volo per le Tuamotu e lì visitare Rangiroa e Fakarava (come nel precedente itinerario) oppure scegliere l’itinerario delle isole della società con l’opzione soggiorno in 'petit hotellerie' o Crociera in barca.
Dopo questa settimana di 'relax assoluto' o quasi, fare rotta sulle Australi, un arcipelago della Polinesia scarsamente frequentato dal turismo e noto per essere l’orto della Polinesia e il santuario delle Balene. Non meno di 6gg per visitare, conoscere e mai più dimenticare Rurutu e Raivavae
Rurutu non è un perfetto atollo poiché è solo parzialmente circondato dalla barriera, ma questo permette alle balene di avvicinarsi molto all’isola e quindi permettervi di osservarle da molto vicino, nuotarci insieme ed ascoltare in acqua il loro canto d’amore: è un’esperienza unica e che vi porterete dietro per tutta la vita. Rurutù è incantevole con le sue spiagge bianche le scogliere a picco e le caverne che si formano con il vento e il mare e poi... le escursioni nell’entroterra a cavallo o a piedi e la gentilezza e l’accoglienza della gente... indimenticabile. Qui vi consiglio come alloggio il Manotel
Raivavae è circondata dalla barriera corallina e una serie di splendidi motu... non ci sono hotel con le stelle ma posso garantirvi che ritroverete in quest’isola Bora Bora di 50 anni fa, con la sua splendida laguna e il verde acceso delle colline dell’entroterra e, ancora una volta, troverete un’accoglienza senza pari un’autenticità che oramai si va perdendo nelle isole più conosciute.
Qui vi consiglio il Tama Resort e se non trovate posto da Chez Linda
Un viaggio fuori dalle consuete rotte per scoprire l’autenticità e i colori dei mari del sud